Libro inchiesta: Kill Heidi

Come uccidere gli stereotipi della montagna e compiere finalmente scelte coraggiose.

di Sergio Reolon






Il mito di Heidi incarna in qualche modo la montagna incantata e bucolica fatta di paesaggi mozzafiato e di una natura incontaminata tra mucche al pascolo, ruscelli e baite in legno con gente felice che corre nei prati.
L'immagine così come appare nel cartone animato di Heidi appunto non corrisponde tuttavia alla verità, almeno non lo è per la maggior parte della gente che vive e lavora in questi territori.
Stiamo parlando ovviamente di quei territori di montagna che dalle nostre parti (nel nord italia) sono a margine delle scelte politiche, economiche e infrastrutturali, in particolare parliamo delle province di Belluno, Sondrio oppure dell'Ossola o del Cuneese, ovvero territori inseriti in Regioni a statuto ordinario in prevalenza di pianura. Altre province come Trento, Bolzano e Aosta hanno invece realtà completamente diverse e vivono di turismo e di un economia forte e moderna, grazie anche all'autonomia riconosciutagli.
Lo sa bene l'autore di questo libro in bilico tra saggio e inchiesta, che altro non è che Sergio Reolon, recentemente scomparso, noto politico bellunese, ex presidente della Provincia di Belluno e più recentemente consigliere regionale, che si è sempre speso per i  suoi territori montani. Un'analisi lucidissima di cosa blocca lo sviluppo del Bellunese e di cosa bisognerebbe fare per invertire la marcia di inesorabile declino in cui vive la provincia dolomitica. Se vogliamo si può dire che rappresenta un grido di dolore di un "Politico" che crede e spera che ci sia una via di uscita per queste zone di montagna (come dice in prefazione Annibale Salsa).
Reolon fa un analisi delle 4 categorie di soggetti che secondo la sua opinione rappresentano altrettante tipologie di bellunese; troviamo quindi il NON MONTANARO, cioè colui che ha una visione ampia del mondo ma non conosce la montagna nello specifico, il MONTANARO SCOMPAGINATO che vive in montagna da una vita senza conoscere il nome di una vetta e non ha mai sentito la necessitò di informarsi, poi il MONTANARO LOCALISTA che conosce bene il territori in cui vive ma è pieno di pregiudizi e rimpiange i bei tempi passati e infine il MONTANARO CIVICUS che ha avuto modo di viaggiare, colto ed aperto mentalmente che potrebbe essere aperto al dialogo e trovare una soluzione ai problemi.
La morale è comunque una sola: bisogna uccidere Heidi per salvare la montagna dalla marginalità a cui è afflitta da tempo rispetto alla centralità delle grandi città di pianura, avere il coraggio di fare scelte innovative e soprattutto unire le forze tra tutti i soggetti in campo per il bene comune, senza divisioni, campanilismi e guerre fratricide. 
Perché in fin dei conti la montagna ha bisogno della pianura e della città ma anche queste ultime hanno bisogno della montagna.

in foto l'autore Sergio Reolon

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